Cos’รจ il Transistor?
“I componenti elettronici” – Il Transistor
- Un poโ di storia
- Come รจ fatto?
- I due tipi di transistor
- Come funziona il transistor bipolare
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La comprensione della funzionalitร dei componenti elettronici รจ essenziale per conoscere lโelettronica ed รจ utile nella progettazione di un circuito elettronico o in una sua riparazione.
Ti parlerรฒ dei cinque componenti elettronici piรน comuni le Resistenze (o Resistori), i Condensatori, i Diodi, i Transistor e i Circuiti integrati.
Iniziamo.
Lo scopo รจ di far comprendere lโimportanza di questo componente e come ha, praticamente, rivoluzionato il nostro modo di vivere.
Senza il transistor non avremmo tutti i dispositivi che utilizziamo quotidianamente.
Dallo smartphone, al pc, al tablet, ai decoder, ai televisori digitali, alle sofisticate apparecchiature mediche e scientifiche e via cosรฌ.
Praticamente, all’interno di tutti i dispositivi elettronici ce ne sono milioni e milioni.
Per approfondire fino in fondo lโargomento, non basterebbero decine di articoli.
Iniziamo con questo concentrandoci sui termini e le funzioni piรน generali.
Un poโ di storia
Il transistor รจ la piรน grande invenzione del 20ยฐ secolo nell’ambito dei componenti elettronici.
Il termine “transistor” deriva dalla combinazione delle parola transmitter (trans) e dalla parola resistor (sistor).
Il primo venne impiegato nel dicembre del 1947 da 3 scienziati statunitensi della Bell Telephone Laboratories, i premi nobel William Shockley, John Bardeen e Walter Brattain.
Inizialmente venne utilizzato come trasmettitore, poichรฉ in grado di convertire le onde sonore in onde elettroniche ed anche come una resistenza per controllare la corrente elettrica.
Ma negli anni il suo utilizzo รจ andato ben oltre, arrivando a sostituire le valvole.
Questo perchรฉ รจ piรน affidabile, meno ingombrante e richiede meno potenza.
Iniziano ad essere commercializzati nella prima metร del 1954 dalla Texas Instruments.
Oggi sono utilizzati in tutti i circuiti elettronici e in tutti i circuiti integrati.
Tutte le piรน grandi aziende del settore realizzano transistor sempre piรน piccoli, veloci ed economici.
Come รจ fatto un transistor
Il transistor รจ composto da 3 strati sovrapposti di materiale semiconduttore.
Inizialmente come semiconduttore fu usato il germanio, ma in seguito si รจ preferito il silicio, perchรฉ piรน economico, facile da reperire e lavorare.
Questo materiale semiconduttore, attraverso un processo che viene chiamato drogaggio (doping), acquisisce una carica positiva (tipo P), o una negativa (tipo N).
Ad ogni giunzione รจ collegato un terminale.
I due tipi di transistor
Esistono fondamentalmente due tipi di transistor: a giunzione bipolare e ad effetto di campo.
– Transistor a effetto di campo (anche chiamato unipolare).






Questa รจ la simbologia standard per rappresentare i transistor a effetto di campo.
ร un dispositivo a tre terminali chiamati Gate (G), Source (S) e Drain (D) e Bulk (substrato connesso al source).
Esistono tre famiglie principali di transistor a effetto di campo: JFET, MESFET e MOSFET.
– Il Mosfet รจ utilizzato tantissimo nellโelettronica digitale.
– Il Jfet sostanzialmente รจ una via di mezzo tra un transistor bipolare ed uno ad effetto di campo.
– Il Mesfet รจ molto simile al Jfet con la differenza che la giunzione P-N realizzata รจ di tipo Schottky.
Applicando una tensione al Gate possiamo controllare il passaggio di cariche tra il source e il drain.
Possiamo controllare la corrente elettrica che lo attraversa attraverso un campo elettrico che si forma al suo interno.
– Transistor bipolare
Viene utilizzato come amplificatore o come interruttore per controllare la corrente.
ร un dispositivo a tre terminali, chiamati Base (B), Collettore (C) ed Emettitore (E).
Applicando una piccola quantitร di corrente alla sua base, una corrente piรน alta fluisce dal collettore verso lโemettitore.
In questo caso funge da interruttore, in quanto una piccola quantitร di corrente puรฒ attivare o disattivare una quantitร di corrente maggiore.



Un bipolare รจ composto da questi tre strati strutturati in modo che possa contenere uno strato di tipo P racchiuso tra due strati di tipo N (NPN), oppure uno strato N racchiuso tra due strati P (PNP).
I transistor NPN e i PNP hanno le stesse proprietร , ma differiscono per il fatto che hanno le polaritร invertite.
Come funziona il transistor bipolare



Con questi 2 simboli vengono rappresentati in elettronica i transistor a giunzione bipolare di tipo NPN e PNP.
Le tensioni ai 3 terminali, ovvero B, C ed E, vengono misurate rispetto alla massa del circuito.
Viene chiamata:
- VC la tensione di collettore;
- VB la tensione di base;
- e VE la tensione di emettitore.
- Con VBE si indica la tensione tra i terminali di base e emettitore;
- con VBC quella tra base e collettore;
- e con VCE quella tra collettore ed emettitore.



Il transistor deve rispettare alcune proprietร fondamentali:
Il Collettore deve essere piรน positivo dellโEmettitore
I circuiti Base-Emettitore e Base-Collettore possiamo immaginarli come due diodi schiena contro schiena.
Normalmente il diodo base-emittente รจ conduttore (con una caduta di tensione diretta V, di circa 0,7 V) mentre il diodo base-collettore รจ polarizzato in senso inverso.
Ogni transistor ha valori massimi di IC, IB e VCE che non possono essere superati, altrimenti si rischia di bruciarlo.
Inoltre bisogna dissipare correttamente il calore che produce.
La corrente che scorre dal collettore all’emettitore ICE รจ proporzionata alla corrente di base IB e puรฒ essere calcolata nel seguente modo:
IC = hFE * IB oppure IC = ฮฒ * IB
Dove lโhFE (o ฮฒ) rappresenta il guadagno del transistor.
In aiuto ci sono i DATASHEET (le schede tecniche) di ogni singolo componente fornite dai produttori dove sono elencate tutte le informazioni tecniche.
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