Il passaggio al DVB-T2
Stiamo per entrare, ufficialmente, nella “nuova generazione del digitale terrestre“, ovvero il DVB-T2.
Per non trovarti spiazzato, è importante che tu capisca bene che cosa sta per accadere e cosa dovrai fare.
- Il passaggio alla nuova generazione del digitale terrestre
- Cosa comporta questo passaggio al nuovo digitale terrestre?
- Ammodernare l’impianto è complicato?
Iniziamo!
Il passaggio alla nuova generazione del digitale terrestre
La distribuzione dei segnali TV, attraverso un cavo coassiale ed antenne terrestri, è il sistema più utilizzato dalla maggior parte delle apparecchiature oggi in uso.
La necessità di adeguare i vecchi sistemi, basati su questo modello di ricezione, è di fondamentale importanza.
Le trasmissioni televisive nel nostro paese, entro pochi mesi, subiranno, nuovamente, una evoluzione.
Si tratta di una svolta molto importante.
Lo scenario è quello di un nuovo passaggio, di una nuova trasformazione dei segnali televisivi trasmessi, che passano dal DVB-T al DVB-T2.
DVB-T – prima generazione
DVB-T2 – seconda generazione



Cosa comporta questo passaggio al nuovo digitale terrestre?
Ci sarà, dunque, un’ovvia conseguenza.
Quale?
Che molti impianti, individuali e non, esistenti nelle nostre case, dovranno essere ammodernati.
In sostanza, i vecchi canali digitali verranno via via spenti e, al loro posto, saranno attivati i nuovi canali digitali.
In se, questo processo, non è del tutto semplice da comprendere ma si dimostra abbastanza facile da attuare.
Insomma, sarà necessario mettere mano all’impianto TV, in modo più o meno profondo, a seconda del grado di complessità del lavoro da svolgere.
Gli installatori professionisti non avranno alcun problema a rendere di nuovo efficiente il tuo impianto TV.
Questo perché sul mercato è disponibile già da tempo tutto il materiale necessario.
L’aspetto più importante di questa trasformazione riguarda il fatto che tutti i vecchi televisori (non abilitati al DVB-T2) non saranno più adeguati a ricevere i nuovi segnali.
Sarà, perciò, indispensabile l’uso di un decoder dedicato.
Questo non significa, assolutamente, che si debba comprare un nuovo televisore.
Sarebbe folle.
Per sopperire a questo, sarà, però, indispensabile un decoder esterno, collegato tra l’antenna ed il tuo TV.



Tutto ciò non sarà necessario con i TV di ultima generazione, perché dotati di un tuner DVB-T2, per sintonizzare e ricevere i nuovi canali digitali.
Ammodernare l’impianto è complicato?
I nuovi canali digitali devono, necessariamente, “passare” attraverso gli impianti già esistenti.
Di essi, ancora oggi, molti sono utilizzati per i segnali analogici ed anche per i segnali digitali.
Tutto ciò è stato valutato per rendere più semplice e meno traumatico il primo switch-off, che ci ha permesso di passare dall’analogico al digitale.
Ora si dovrà valutare quali antenne sono da sostituire e quali no, o, comunque, come poter gestire i nuovi canali digitali.
Quanto detto è, naturalmente, una sintesi delle possibili problematiche legate al passaggio alla nuova Tv digitale, ma non c’è alcun motivo di preoccuparsi.
Per i nuovi impianti, il mercato offre tutti i componenti necessari e le soluzioni più efficaci.



I produttori si sono adoperati negli ultimi anni per rinnovare le produzioni, offrendo antenne, centralini e componenti adatti a trattare i nuovi segnali digitali.
Tutto ciò per poter effettuare un adeguamento dei vecchi impianti, senza dover sostituire tutto.
In conclusione, non sarai costretto a sostituire tutto l’impianto, ma sicuramente ti consiglio un suo adeguamento, per poter sfruttare tutte le potenzialità della nuova tecnologia.
Per ogni problema esiste sempre una soluzione pratica.
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Ci vediamo in un prossimo post.